Alessia Di Eugenio, Francesca De Rosa
The article reconstructs the conditions of hospitality of African poetic works written in Portuguese in 1960s Italy. The aim is to investigate the role of connecting-personalities and/or translators, such as Joyce Lussu, Giuseppe Tavani and Pier Paolo Pasolini and the paratextual and contextual elements of the hosted works. The intellectual intermediation by the Angolan Mário Pinto de Andrade also contributed significantly to the publication of these anticolonial poetry collections.
L’articolo ricostruisce le condizioni di ospitalità di opere poetiche africane in lingua portoghese nell’Italia degli anni Sessanta. Sono particolarmente indagati il ruolo di figure-cerniera e/o traduttori, quali Joyce Lussu, Giuseppe Tavani e Pier Paolo Pasolini e gli elementi paratestuali e contestuali delle opere ospitate. L’intermediazione intellettuale dell’angolano Mário Pinto de Andrade ha inoltre contribuito in modo significativo alla pubblicazione di queste antologie poetiche anticoloniali.