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This contribution proposes to analyse the ritual artefacts produced among the Otomi of the Eastern Sierra Madre from a relational perspective. Even before being the offerings and supports of invisible entities, in fact, the materials produced during the performances have the function of tying together a heterogeneous collective of agents involved in a shared action on the world. Materiality appears, in this light, as the connecting element, the necessary mediator, so that human and non-human agentivities can realise together the reactivation of life cycles.
Il contributo si propone di analizzare gli artefatti rituali prodotti tra gli Otomì della Sierra Madre Orientale da una prospettiva relazionale. Prima ancora che offerte e supporti di entità invisibili, infatti, i materiali realizzati durante le performance hanno la funzione di tenere insieme un collettivo eterogeneo di agenti coinvolti in un'azione condivisa sul mondo. La materialità si configura, in questa luce, come l'elemento di congiunzione, il mediatore necessario affinché agenività umane e non umane possano realizzare insieme la riattivazione dei cicli vitali.
