Magdalena León Gómez
En este artículo hablaremos del aparato lingüístico de dos protestas sociales y, concretamente, de sus paisajes lingüísticos. El primer foco de atención será el 15M, que ha sido estudiado desde numerosos puntos de vista. Nos interesa aquí el que pone de manifiesto el papel desempeñado por el PL de la protesta durante el desarrollo de este movimiento ciudadano. El segundo escenario es menos conocido por la comunidad científica. Se trata del PL que surge a raíz de las protestas de los ciudadanos de L’Aquila (Italia) en la fase inmediatamente sucesiva al momento de la máxima emergencia por el terremoto del 6 de abril del 2009.
El objetivo principal es indagar en las prácticas discursivas asociadas a la protesta en lugares tan distintos como Madrid y L’Aquila.
Pese a que los desencadentes de ambos movimientos y los paisajes lingüísticos que los ilustran podrían parecer a priori dispares, tendremos oportunidad de reflexionar sobre las semejanzas que subyacen tanto en el nacimiento y en el devenir de las protestas, como en los signos que componen sus respectivos paisajes lingüísticos. Los movimientos de protesta como los que nos ocupan tienen en común un rasgo distintivo: la ocupación del espacio y su transformación gracias a la puesta en acto de una serie de prácticas discursivas. La semejanza en las estrategias lingüísticas operadas en Madrid y en L’Aquila nos ha llevado a intentar paragorar ambas realidades.
In questo articolo discuteremo l'apparato linguistico di due proteste sociali e, nello specifico, dei loro paesaggi linguistici. Il primo oggetto di attenzione sarà il 15M, che è stato studiato da molti punti di vista. A noi interessa quello che mette in luce il ruolo svolto dalla PL di protesta durante lo sviluppo di questo movimento di cittadini. Il secondo scenario è meno noto alla comunità scientifica. Riguarda il PC nato dalle proteste dei cittadini de L'Aquila (Italia) nella fase immediatamente successiva al momento dell'emergenza sismica del 6 aprile 2009.
L'obiettivo principale è quello di indagare le pratiche discorsive associate alla protesta in luoghi così diversi come Madrid e L'Aquila.
Sebbene le cause scatenanti dei due movimenti e i paesaggi linguistici che li illustrano possano sembrare a prima vista diversi, avremo l'opportunità di riflettere sulle analogie che sottendono sia la nascita e lo sviluppo delle proteste, sia i segni che compongono i rispettivi paesaggi linguistici. I movimenti di protesta come quelli in questione hanno un tratto distintivo in comune: l'occupazione dello spazio e la sua trasformazione attraverso l'attuazione di una serie di pratiche discorsive. La somiglianza delle strategie linguistiche utilizzate a Madrid e a L'Aquila ci ha portato a cercare di confrontare le due realtà.