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Renato Barilli
All�interno di un sistema mediale assunto come forma trascendentale adottata da un�intera epoca storica, in altre parole al tempo della pratica di una tecnologia generale, si può riscontrare un�omologia, un�identità tra parte e parte. Gli operatori sono impegnati a procedere nell�innovazione e nella costituzione di una nuova �lingua�.
Sarà il nostro compito cercare che i singoli percorsi, pur ignorandosi tra loro, marcino verso obiettivi comuni, controllandosi a vicenda. I vari operatori collaborano solidalmente senza saperlo e i loro singoli apporti si adattano ad un unico mosaico ben contesto.
La sostituzione di una tecnologia, della �lingua� elettronica a quella moderna-macchinista è tutt�altro che compiuta, forse le due sono costrette a convivere ancora a lungo. Questo spiega la ragione per cui l�arte contemporanea, pur in una vocazione complessiva antinaturalista, a favore quindi dell�astrazione, abbia dato luogo a due grandi sottofamiglie, l�una delle quali prende ancora ispirazione dall�universo delle macchine e quindi si può chiamare meccanomorfa.
D�altra parte, è proprio il concetto di rappresentazione che la contemporaneità tende a cancellare. Non ha più senso procedere in termini dualistici, l�artista, oggi, si può aggirare tra le cose, assumerle, manovrarle, secondo la tecnica del ready-made duchampiano, esattamente come l�energia diffusiva elettromagnetica, circola liberamente, non contenuta entro argini fissi
Within a media system considered as a transcendent form adopted by a whole historical period, in other words, at the time of the practice of a general technology, it is possible to find a homology, an identification, between each part. The operators are committed to proceed in the innovation and in the construction of a new �language�.
It will be our task to try that each single route, even being unaware of the others, move towards common aims, checking each other. The different operators collaborate supportively without knowing it and their single contributions adapt themselves to a single extremely coherent mosaic.
The replacement of a technology, of the modern-machinist �language� by the electronic one is anything but complete, may be they are both still compelled to live together for a long time. This explains the reason why contemporary art, even in a comprehensive naturally vocation, therefore in favour of abstraction, gave place to two big sub-families, one takes its inspiration from the universe of the machine, and thus it can be called mechano-morphic.
On the other hand, it is precisely the concept of representation that contemporaneity tends to erase. It no longer has sense to proceed in dualistic terms, the artist today can move among things, assume things, handle them, according to the duchampian ready-made, exactly in the way diffusive electromagnetic energy freely circulates, uncontained by any physical boundary.
