Partendo dalle considerazioni di Bernhard König ed attraverso l’analisi dei capitoli i-viii del Libro Segundo de Morgante (Valenza, 1535) ad opera di Jerónimo de Aunés, lo studio vuole richiamare l’attenzione sull’importanza della traduzione spagnola del Morgante di Luigi Pulci e sull’abilità del suo adattatore. Il comico entra a gran voce nella letteratura più tradizionale dell’epoca e anche la religione diventa oggetto di scherno e derisione, come ben dimostra la trasformazione del «Credo Cristiano» in «Credo Gastronomico». Dopo l’epoca cancioneril, la Spagna si prepara all’ingresso della figura del pícaro, che tanto successo riscuoterà in tutta la letteratura romanza del secolo xvi.
Beginning from Bernhard König’s work and through the analysis of chapters i-viii of the Libro Segundo de Morgante (Valencia, 1535) by Jerónimo de Aunés, the study wants to draw attention to the importance of the Spanish translation of Luigi Pulci’s Morgante and the ability of its Valencian adapter. The comedian enters loudly in the literature of the time and even more traditional religion becomes the object of ridicule and derision, as demonstrated by the transformation of the «Christian Creed» in «Gastronomic Creed». After the age cancioneril, Spain prepares the entrance of the figure of pícaro, that such success will redeem in whole Romance literature of the sixteenth century.