Il teatro sefardita delle comunità orientali ha ricevuto una buona attenzione da parte della critica; in particolare, la bibliografia esistente si è soffermata sulle produzioni originali e sugli adattamenti e traduzioni dal francese, una cultura che ebbe una forte influenza in queste comunità tra Otto e Novecento. Lo stesso non può dirsi a proposito del teatro e dell’opera lirica italiani, che eppure stavano attraversando in quello stesso periodo un momento felice, anche a livello internazionale. Nelle pagine che seguono si indagheranno le cause di questo apparente silenzio o assenza, che paiono poco giustificati se si considerano le relazioni economiche e culturali in essere tra le comunità sefardite orientali e quelle italiane. Il nostro proposito è quello di rivitalizzare il dibattito critico su una linea di ricerca ancora poco studiata e che andrebbe sicuramente approfondita.