In this article, we aim to face a difficult task: analyze the elegy written by Gabriel Marie Legouvé from a philological point of view in order to offer Italiana readers a translation of La Sépulture. It is important to highlight that the first and only translation of the French poem into Italian was rendered in 1802, four years after the publication of the original. This translation is signed by Luigi Balochi, who inserts it in a compilation title: Il merto delle donne, Le rimembranze, La malinconia e Le pompe funebri. Our version, replacing the Barlochi’s translation-reinvention, is an unpublished translation that intents to give back to the text the length of the original, those 160 verses forgotten by Balochi, keeping, where possible, the rhyme and rhythm from the French original verse.
In questo articolo affrontiamo la difficile sfida di analizzare filologicamente La Sépulture di Gabriel Marie Legouvé per proporre ai lettori una traduzione italiana della sua elegia.
È importante sottolineare che la prima ed unica traduzione del poemetto francese in italiano è datata 1802, quattro anni appena dopo la pubblicazione dell’originale. Firma questa traduzione Luigi Balochi e la inserisce in una raccolta intitolata: Il merto delle donne, Le rimembranze, La malinconia e Le pompe funebri. La nostra, in sostituzione della traduzione – reinvenzione del Balochi, è una traduzione inedita del poemetto che pretende di restituire la lunghezza originale, quei 160 versi dimenticati da Balochi, rispettando, laddove possibile, la rima e il ritmo del verso francese.