The ophthalmic treatise Practica oculorum by Benvenuto Grassus has always attracted considerable attention, as it is shown by the numerous studies on the text and by the various editions that have appeared until recent times. The present paper aims to advance some reflections on the editorial history of the treatise and on its Romance translations. Specifically, a comparison of the four Latin incunabula and the four Romance versions of the text will highlight its role in both professional and non-professional environments during the 14th and 15th centuries.
Il trattato oftalmoiatrico di Benvenuto Grafeo suscita da sempre un interesse particolare testimoniato dalla continuità degli studi e delle edizioni apparsi nel secolo scorso e di recente. Alla luce delle nuove acquisizioni nel campo della ricerca sui testi medico-scientifici e delle recenti scoperte relative proprio alla Practica di Benvenuto, si propongono qui di seguito alcune riflessioni sulla storia editoriale dell’opera, sulla tradizione latina e romanza e sul confronto tra le varie versioni sotto il profilo contenutistico, traduttologico e filologico. Nello specifico si forniranno le trascrizioni di un brano secondo otto versioni (quattro latine e quattro volgari) al fine di proporre qualche considerazione sul testo e sulla sua fruizione in ambienti professionali e non durante i secoli XIV e XV.