Fabio Ripamonti, Pavel Štichauer
This paper describes the research project named MIXPAR, standing for "MIXed PARadigms", which was previously introduced in Štichauer (2022). The project aims to compile and investigate all published data to date about the phenomenon of mixed perfective auxiliation systems in Italo-Romance. The MIXPAR project represents a database developed following standardized principles currently implemented in a series of morphological lexicons. The article first explains the basic nature of these mixed paradigms, widely attested in a range of Italian dialects, where an intraparadigmatic alternation of two auxiliaries, avere/essere ('have/be'), is found, along with free variation and merged auxiliary forms such as jera, eva, and seva. The paper then introduces the individual parameters of the database, justifying their existence and discussing some of the associated issues. A long-format version of the database is presented, including variables for Cell, Verb/Construction, Class, Tense-aspect-mood paradigm, Auxiliary, Phonosyntactic doubling, Geographical information, Dialectal classification, Source, and Notes. It is concluded that the database will undoubtedly become a valuable tool despite the minor problems that will be resolved in due course.
Questo articolo descrive il progetto di ricerca denominato MIXPAR, acronimo per MIXed PARadigms, già introdotto da Štichauer (2022). L'obiettivo del progetto è raccogliere e analizzare tutti i dati pubblicati fino ad oggi sul fenomeno dell'ausiliazione perfettiva mista nell'italo-romanzo. Il progetto MIXPAR rappresenta una banca dati sviluppata seguendo i principi standardizzati implementati attualmente per la costruzione dei lessici morfologici. L'articolo illustra innanzitutto la natura di tali paradigmi misti, ampiamente documentati in molti dialetti italiani, in cui si riscontra un'alternanza intraparadigmatica dei due ausiliari avere/essere accanto alla libera variazione e alle forme suppletive quali jera, eva, seva ecc. L'articolo prosegue quindi con l'introduzione dei singoli parametri della banca dati giustificandone la motivazione e discutendo di alcuni problemi associati. Infine, viene presentata una versione a formato lungo con diverse variabili corrispondenti alla cella paradigmatica: verbo e costruzione, classe, ausiliare, rafforzamento fonosintattico, informazioni geografiche, classificazione dialettale, fonte e note aggiuntive. Si conclude che il database diventerà sicuramente uno strumento utile nonostante alcuni problemi che saranno risolti a tempo debito.